Per questo motivo attraverso due aneddoti cercherò di arrivarci.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grandeVorrei decontestualizzare questo passo dei vangeli per concentrarsi sulla contrapposizione tra le due case descritte dal vangelo. L'uomo resiliente è un uomo che ha posto le proprie fondamenta in luogo sicuro. Davanti alla disgrazia egli ha un solido appoggio per resistere e affrontarla. Invece un uomo che ha posto le proprie sicurezze in cose effimere come le ricchezze, la vita sociale, le relazioni e che è dipendente da essi si troverà senza appoggio nel momento in cui queste cose vengono a mancare.
Vangelo di Marco, 7, 24-27
Verso la felicità. Come intraprendere il viaggio partendo da se stessi - Piero Pierdiluca, Pagina 122, Armando editore, 2010 disponibile parzialmente online qui. |
Quello del filosofo Stilbone è uno dei miei aneddoti preferiti. Scioccante di certo, riesce ad esprimere una profonda verità. Quest'uomo, pur avendo goduto della sua agiatezza e dell'affetto della sua famiglia, sa che su di essi non deve porre le sue basi. E chi più di questo Stilbone può essere chiamato resiliente.
Per questi brevi motivi credo che la ricetta per la resilienza sia la comprensione di questo piccolo aneddoto.